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Lo scorso fine settimana una delegazione formata da Fulvio Mazzocchi e Franco Sandrone (Sindaco e Vicesindaco di Barolo), Paolo Borgogno (ex Sindaco di Castiglione Falletto), Pietro Cirio e Luca Luigi Tosa (Presidente e Vicepresidente dell’Associazione Comuni del Moscato e rispettivamente Sindaci di Loazzolo e di Cossano Belbo), si sono recati nella regione campana dell'Irpinia invitati a un importante incontro-confronto sulle diverse realtà territoriali.
L'Irpinia è un distretto storico-geografico dell'Italia meridionale corrispondente, sia pur con notevole approssimazione, al territorio dell'odierna provincia di Avellino, caratterizzato da numerosi prodotti enogastronomici tipici così come il territorio di Langhe, Roero e Monferrato, e l'invito alla delegazione è giunto dal Sindaco di Taurasi, un Comune al centro del territorio del Taurasi DOCG, un vino rosso ottenuto dalle uve Aglianico; all’appuntamento, insieme al Sindaco Antonio Tranfaglia anche il Presidente del Consiglio comunale di Taurasi, Matteo De Matteis, il Consigliere delegato a Eventi e Turismo, Pierluigi D’Ambrosio, e il Presidende dell’Associazione culturale Comune di Taurasi, Renato Areniello.
Il momento culminante della visita è stato il convegno dal titolo “Barolo e Moscato, i terreni più preziosi d'Italia, un esempio virtuoso, modelli e strategie da replicare” avvenuto nella mattinata di sabato15 novembre, organizzato dal giornalista olandese Paul Balke nel castello Marchionale di Taurasi e rivolto ad Amministratori locali e produttori.
Quindi il vino come chiave di sviluppo e di promozione di un territorio, e sotto i riflettori il modello della Langa del Barolo e del territorio dell'Asti e del Moscato d'Asti.
Fulvio Mazzocchi, Franco Sandrone e Paolo Borgogno nelle loro relazioni hanno presentato un'analisi dei fattori di crescita delle Langhe e dell'areale di produzione del re dei vini: azioni corali partite molti anni fa, che hanno visto protagonisti produttori e Amministratori pubblici in un percorso di lavoro condiviso che ha portato alla notorietà internazionale la DOCG Barolo oggi riconosciuta in tutto il mondo, diventando anche motivo di richiamo per centinaia di migliaia di turisti che ogni anno frequentano l’area. La serietà dei produttori e degli strumenti urbanistici in questo cammino costruttivo e lungimirante sono stati fondamentali.
Dalle cattedrali sotterranee al riconoscimento Unesco del 2014, la storia delle celebri bollicine aromatiche e anche della crescita territoriale è stata invece ripercorsa da Pietro Cirio: tra progetti, corsi e ricorsi che hanno segnato il tempo schiudendosi in nuove opportunità per il territorio dei 51 Comuni che rappresenta l'areale di produzione dell'Asti e del Moscato d'Asti DOCG, abbracciando la Langa, il Monferrato e il Roero.
A Luca Luigi Tosa l'illustrazione del modello dell'Associazione Comuni del Moscato come strumento di coordinamento tra Amministratori pubblici e produttori riuniti nei Consorzi di tutela, e anche il percorso dedicato al progetto Sorì Eroici legato alla storicità dei versanti collinari.
L’appuntamento ha offerto infine a tutti gli intervenuti degli spunti interessanti, rivelandosi un’esperienza arricchente anche per i Sindaci in trasferta.
Nelle diverse fotografie allegate al comunicato, Cirio e Tosa con il Sindaco di Taurasi, il gruppo degli Amministratori, gli Amministratori presso la vite di Aglianico più antica di Irpina (250 anni).