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Da Bruxelles qualche preoccupazione per il mercato del vino

Da Bruxelles qualche preoccupazione per il mercato del vino.

Preoccupano le intenzioni espresse dal Piano d’azione della Commissione europea per la salute e la sicurezza alimentare, che torna ad associare le bevande alcoliche, e quindi anche il vino, all’insorgenza del cancro nelle persone. Non è certo un argomento nuovo: già in passato si era discusso su alcune proposte che andavano in questa direzione, ed oggi tornano ad essere poste in discussione. Secondo i principi espressi dalla Commissione il consumo di alcol è da considerarsi dannoso a prescindere dalle quantità assunte, ed il vino viene equiparato agli altri prodotti alcolici. Informazioni che sono state riprese e provengono da articoli di diverse testate, che hanno registrato ciò che sta accadendo a Bruxelles. Pare che una precisazione sia già stata espressa e indichi che non c’è nessuna intenzione di proibire il vino o di etichettarlo come sostanza tossica, ma la discussione rimane aperta ed è importante sapere che eventuali azioni potrebbero comunque comprendere anche una revisione della fiscalità e dei tagli alle risorse destinate alla promozione del vino. Come sempre, non viene mai evidenziata la distinzione tra l’uso e l’abuso, in questo caso delle bevande, come invece giustamente bisognerebbe sempre evidenziare. L’attenzione va certamente mantenuta alta, e l’interessamento delle istituzioni e dei rappresentanti delle diverse entità di settore sarà importante. Sappiamo che il vino è ingrediente della dieta mediterranea e non è certo pericoloso per la salute umana, basta seguire le regole del cosiddetto bere consapevole, che vale poi per qualsiasi altro alimento.