Italiano | English

Relazione dalla commissione paritetica del 7 agosto scorso

La discussione si é aperta con l'introduzione delle case spumantiere, rappresentate dall'Enol. Barbero Lorenzo del Gruppo Campari, che ha ribadito le richieste già presentate nella seduta precedente, ovvero:
- resa 100 q.li / Ha (per soddisfare una parte delle case spumantiere che prevedono un aumento dei volumi di vendita specialmente in Russia - nello specifico Martini & Rossi e Gancia - anche se l'interesse ad una resa "piena" come da disciplinare é stato rimarcato anche da altre case spumantiere che trattano volumi minori).
- prezzo: come stabilito nella paritetica dell'anno passato
- trattenuta di 10 cent./Mg di uva, a carico della parte agricola per il sostegno alla promozione (ed una quota paritaria versata dalle case spumantiere).

E' seguita la presentazione dei dati di imbottigliamento e di vendita (delle aziende consorziate) da parte dell'Enol. Bosticco Giorgio, Direttore del Consorzio dell'Asti, il quale ha fatto rilevare un debole aumento degli imbottigliamenti di Asti, a fronte però di un calo di vendite, che porterebbero ad una giacenza di prodotto sfuso stoccato intorno ai 300.000 ettolitri, ben oltre la soglia dei 250.000 ettolitri fissati come limite massimo, nonché come parametro per stabilire la resa di uva ad ettaro.

L'intervento della parte agricola, rappresentata in questo caso dall'Enol. Satragno Giovanni, Presidente dell'Associazione Produttori Moscato d'Asti, é stato incentrato sul fatto che la resa a 100 qli/Ha é troppo alta e che la resa ottimale sarebbe intorno ai 90 qli/ha, proprio per non creare eccessive scorte di magazzino che potrebbero facilmente portare negli anni futuri ad abbassamenti preoccupanti delle rese.

Si é però fatta avanti una branca della parte agricola, costituita da una nuovo gruppo formato da CIA, Confcooperative e Vignaioli Piemontesi (questi ultimi rappresentati in paritetica da Ricagno e Marabese) che vorrebbe una resa più alta, ossia i 100 q.li /ha oppure 95 + 5 di blocage/deblocage (o anche 92 + 8).

Resa a parte, ciò che ha animato la discussione, é stata questa trattenuta di 10 cent./Mg di uva che gli agricoltori dovrebbero versare per sostenere il comparto, perché in passato sono già state effettuate pesanti trattenute per il piano di rilancio, che purtroppo non hanno portato ad esiti particolarmente positivi, quindi anche se é di parere comune che andrebbe fatta più promozione, specialmente in paesi che si stanno aprendo al mercato vitivinicolo, la parte agricola si é dimostrata giustamente contraria a doversi sempre sobbarcare costi che nella pratica non danno gli esiti preventivati.

Per tali motivi, in attesa di avere dalle case spumantiere un maggior dettaglio sul progetto di promozione, ed al fine di poterne verificare in sede di paritetica l'effettiva congruenza e validità, si é stabilito un ulteriore incontro fissato per il giorno 02 settembre.